Lo
scambista postale
da L'Annullo n° 108/1996 |
Sempre il socio Carretta ci invia fotocopia di
intero postale col bollo TERONTOLA * SCAMBISTA POSTALE * 16.4.28 per sapere
"chi lo adoperava e quale servizio svolgeva ".
Con l'aiuto del socio Dutto, dopo una breve
ricerca guidata dal ricordo di aver letto qualcosa in proposito, siamo
risaliti alle "fonti letterarie".
Sul numero di maggio del 1993 di "Cronaca Filatelica" apparve un breve
scritto a firma del noto studioso di cose postali Enrico Angellieri che
illustrava la particolare figura dello scambista postale. Scriveva l'autore:
"la consegna e la riconsegna degli effetti postali (dispacci, buste fuori
sacco, pacchi ecc.) nelle stazioni ferroviarie e nelle località di sosta
degli autoservizi, tra più procaccia che vi convergono, e il passaggio di
questi oggetti da un treno ad un altro o a più convogli coincidenti, e
viceversa, costituisce il servizio di scambio degli effetti postali".
Lo scambista postale svolgeva e svolge appunto questo servizio.
Il nostro socio Sopracordevole, altrettanto noto studioso di cose postali,
successivamente e su "Filatelia Veneta ", facendo sempre riferimento
all'articolo dell'Angellieri, scriveva:
"Le modalità di scambio variano in ragione dell'importanza della stazione
e della quantità di dispacci, anche per non provocare ritardi ai treni. Lo
scambista
è dotato di un proprio bollo che rilascia assieme alla propria firma su
documenti e registri atti a certificare le consegne ed il ritiro dei
dispacci.
L'articolo si conclude con l'affermazione che raramente il predetto bollo
si riscontra su corrispondenze, vista la specifica funzione, ed io posso
confermarlo perché, dopo aver spulciato per anni fra buste e cartoline, ho
selezionato un numero abbastanza limitato di oggetti postali bollati dallo
scambista. Sono tutte lettere o cartoline con affrancatura ordinaria,
provenienti da diverse zone d'Italia. Ho un primo uso del 1926 e un ultimo
nel 1985, ma in maggioranza sono degli anni '50. Le dizioni sono abbastanza
varie. Abbinato al nome della località si può infatti trovare:
SCAMBIO - SCAMBISTA POSTALE - SCAMBISTA POSTE FERROVIA - SCAMBISTI/A
FERROVIA (o STAZIONE) - POSTE SCAMBIO STAZIONE - UFFICIO SCAMBIO.
Mi chiedo anzi in quali circostanze questi bolli particolari venissero
apposti sulle normali corrispondenze. Probabilmente in occasione dello
svuotamento delle cassette di impostazione, pochi minuti prima della
partenza del treno, come si faceva una volta quando la celerità del
trasporto postale era considerata un serio impegno da parte
dell'amministrazione e del suo personale; oppure lettere e cartoline
venivano consegnate direttamente in mano dello scambista da parte di utenti
al corrente di questa possibilità di" rapido inoltro.
Si può solo aggiungere che questi scambisti operavano prevalentemente nelle
importanti stazioni dei capoluoghi di provincia (come Treviso, Asti,
Brindisi, La Spezia, Rimini, Frosinone, Isernia), ovvero in città non
capoluogo ma con importanti stazioni ferroviarie (come Mestre [VE],
S.Benedetto del Tronto [AP], Conegliano [TV], Sulmona [AQ], Rovereto (TN]),
ovvero in località minori maa sede di importanti nodi ferroviari o sede di
stazione ferroviaria che era anche punto di arrivo di autoservizi (come le
stazioni..di Marotta [PS], di Colleferro (RM], di Terontola [AR], di Roseto
degli Abruzzi [TE], di Chiusi [SI], di Orte [VT], di Porto S.Giorgio [AP],
di Treviglio [BG]).
Riportiamo alcuni bolli, grazie alla collaborazione del socio Dutto, onde
fornire ulteriori date a coloro che studiano con particolare attenzione
questo settore.
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